Ma, fatto sta, che a Napoli il bollore e l'entusiasmo non passano, a Napoli il calore non finisce e, anche a distanza di giorni, si sente nell'aria ancora la commossa e piena partecipazione della città .
A Napoli, se ci scelgono per un evento simile, ne parleremo per mesi interi, con lo stesso entusiasmo e la stessa armonia con cui tifiamo Argentina ai mondiali perché è il paese di Diego Armando Maradona.
A Napoli, quando ci viene sempre puntato il dito, ospitare Domenico Dolce e Stefano Gabbana è quasi come un riscatto, come se vi volessimo dire "Avete visto? Noi siamo belli così!"
Ed è proprio questo "così" che rende unica questa città , questo "così" che ha fatto in modo che il compleanno di D&G Haute Couture venisse celebrato qui, con un evento privatissimo, che poi tanto privato non è stato.
Perché chi glielo spiega alle signore con la busta della spesa 'ngopp e'mur che "quei due" sono gay, sono stilisti e stanno facendo un servizio fotografico con una collezione dedicata a #NAPOLI ?
Chi glielo spiega che poi da lì non ci possono passare?
E quindi via agli scatti tra la gente, tra noi "comuni mortali", tra noi "sognatori" e tra i presepi in fase di allestimento e di preparazione a San Gregorio Armeno.
Via alla cena a Castel dell'Ovo con 500 invitati tra cui Bianca Balti e Sophia Loren, madrina d'eccezione, a cui sono state consegnate le chiavi della città .
Via all'occupazione gratuita di suolo pubblico, di cui si è tanto parlato, di cui, come al solito, ci siamo lamentati, perché come al solito, i primi nemici di noi stessi siamo noi.
Ma, quando un evento così mobilita per quattro giorni persone di ogni età , noi, che a Napoli ci lasciamo il cuore, non possiamo che ringraziarli "questi due".
E che siano gay, una coppia ufficiale, unita nel lavoro e nella vita, e che, tra uno scatto e l'altro, una pizza al portafoglio e una passeggiata a Mergellina, ci scappi un bacio, a noi non importa più di tanto. Perché noi siamo così, apprezziamo e vediamo la bellezza di un cappello a forma di babà e di una maglia bianco azzurra dedicata a Sophia.
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