Il 14 e il 15 settembre il piccolo teatro Grassi di Milano ha ospitato il Milano Fashion film festival, l'evento internazionale che in pochi mesi ha catalizzato l'attenzione degli amanti della moda e del cinema.
Trenta i titoli in concorso, selezionati accuratamente fra i trecentocinquanta fashion film arrivati da ogni parte del globo. Nove i vincitori, divisi nelle due categorie dei nuovi talenti e dei giovani affermati, artisti già presenti nel settore. A presiedere la manifestazione una giuria internazionale d'eccezione, diretta da Franca Sozzani (Editor in Chief Vogue Italia).
Il fashion film-making si è dimostrato un fenomeno destinato ad avere una crescita esponenziale. D'altro canto il matrimonio fra moda e settima arte è longevo e oltremodo riuscito. Numerosissime le iniziative che esaltano questo connubio. Estetica, narrazione e stile si fondono nel linguaggio con il quale talentuosi registi prestano la loro professionalità al mondo della moda.
Si pensi alla recente sfilata di Opening Ceremony a New York, una vera e propria rappresentazione teatrale diretta da Spike Jonze e interpretata dalla star di Hollywood Dakota Fanning. Milano Fashion Film Festival, “the bright side o fashion”, come è stato descritto nella clip di presentazione dell'iniziativa. E davvero stupisce la freschezza, l'originalità, il luccichio dei fashion film che sono stati premiati.
Ecco i vincitori della manifestazione 2014:
Giulia Achenza trionfa con “Leakage”, miglior fashion film italiano. Sceglie di realizzare una pellicola in bianco e nero in cui la natura è protagonista, madre e luogo con il quale l'uomo deve reimparare a entrare in comunione, quasi al punto di trasfigurarsi in essa, come gli indimenticabili amanti dannunziani ne “La pioggia nel pineto”. Miglior fashion film e migliore regia per Ace Norton e Rie Yamagata, fondatrice del brand RHIE' con “The Purgatory of monotony”, elogio dell'eclettismo e dell'originalità, dipinti come sale della vita. Acclamati come migliori designer emergenti Agi & Sam, grazie al fashion film “Agi & Sam”, diretto da Edward Housden. Immerso in un'atmosfera da psichedelico poliziesco anni '80 , lo spettatore viene accompagnato nel singolare e ironico processo creativo dei loro abiti, con un finale...a sorpresa! Lo styling migliore per "Noir" di Marie Schouller, che ha collaborato con il brand franco-turco Dice Kayek, traendo ispirazione dai pezzi forti delle collezioni passate e dall'espressionismo tedesco. Roberto Delvoi viene premiato per la migliore musica con "Play to win, a pingpong battle", realizzato per la rivista indipendente Unflop. Il suono rielaborato particolarissimo delle palline da ping pong, ha stregato giudici e pubblico.
Il premio per il miglior editing va a Dean Alexander per "Escandalo: a cruise" che presenta la collezione mare 2014 di Karla Colletto attraverso l'estate di una it girl vivace e pronta a reinventarsi con autoironia dopo un imprecisato scandalo. Premio come miglior regista per Dominick Sheldon con il suo "The Wall", una vera e propria perfomance trampolinistica dei fratelli Sean e Eric Kennedy, atleti americani insigniti del record di altezza raggiunta “volando” nell'aria. Due corpi, un muro che li separa e l'altezza, tutto ciò basta per pochi minuti di pura bellezza.
Allora, si può dire che anche la moda sia un'arte?
Federica Colombi
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