La terra impiega un anno per completare la sua missione, per orbitare intorno al Sole, un tempo nel quale noi possiamo darci la possibilità di cambiare, di migliorare, di andare avanti. E qualche volta anche di sbandare.
Perché perdere di vista la strada e gli obiettivi, dimenticarsi dei sogni o non riconoscerli, solo perché si sono manifestati nella loro forma più imperfetta, è qualcosa che facciamo tutti nella vita. Ma è a questo che serve la parola dell'anno.
Un monito e un invito, uno strumento e un amuleto, un dono da scartare e da custodire preziosamente nel cuore. Questa è la parola dell'anno
Una parola per scrivere (e riscrivere) il proprio anno
La fine dell'anno rappresenta quel momento in cui tutti, chi con più entusiasmo e chi con meno voglia, si ritrovano a fare i conti con ciò che è stato e che poteva essere. Si tirano le somme dei mesi che ci lasciamo alle spalle, e ci si butta a capofitto in tutta una serie di buoni propositi.I più entusiasti approfitteranno di questo momento anche per pianificare il proprio anno perfetto che, qui lo dico e lo confermo, non deve cominciare necessariamente il 1° Gennaio.
Come ho scritto anche nel mio libro, infatti, non c'è un momento giusto per iniziare a fare ciò che ci rende felici, per iniziare a essere la versione migliore di noi stessi. Perché ogni momento può essere quello giusto, soprattutto quando si assume maggiore consapevolezza.
E questa si ottiene solo con l'onestà, nei confronti noi stessi e del passato, nel bene e nel male. Attenzione, però, a non commettere l'errore di guardare il bicchiere mezzo vuoto perché ne sono certa: c'è sempre qualcosa di cui essere grati.
Ma cosa c'entra la parola dell'anno con questo? Tutto! La parola dell'anno, infatti, può essere considerata come una sorta di navigatore da guardare ogni volta che perdiamo la strada. Una sorta di lascito anticipato che dura 365 giorni l'anno.
Cos'è la parola dell'anno
Alcuni di voi avranno già sentito parlare della parola dell'anno. Molto più di una parola, ma un vero e proprio mantra che si trasforma nel compagno di viaggi che tutti abbiamo desiderato avere. È conforto, è ispirazione, è sostegno e riflessione, è forza e potenza.La parola dell'anno, una volta scelta, trova un posto nel nostro cuore e resta lì finché non vogliamo. È suo il compito di emozionarci, di invitarci a muovere e ad agire, di prendere delle decisioni e di guidarci in un viaggio verso l'ignoto, quello che ha come destinazione il prossimo anno.
Ci ricorda che è nostro il potere di cambiare le cose, o meglio, di cambiare noi stessi e di modificare il modo in cui ci approcciamo a ciò che succede. E niente è più potente di questo.
La mia parola dell'anno
Negli anni passati ho scelto Ohana, per ricordare a me stessa che non avevo bisogno di andare alla ricerca ossessiva di un luogo che mi facesse sentire a casa, perché quella casa era sempre dentro di me.
Poi ho scelto Follow the Sun, che più che una frase, quella di inseguire il sole, è diventata una missione di vita che ho fatto mia, ieri, oggi e domani.
Oggi, invece, io scelgo di Ardere. Sarà questa la parola che mi accompagnerà il prossimo anno.
Come trovare la parola dell'anno
Trovare la parola dell'anno, devo ammetterlo, non è sempre così semplice. Perché occorre spogliarsi delle maschere e delle corazze e mettersi a nudo. E chi ha più il tempo e il coraggio di farlo?Io non l'ho scelta, la mia parola dell'anno, me l'hanno donata. Durante un evento ho conosciuto una persona che ha scritto per me, su un foglio di carta, queste parole: Stringiti all'idea di poter sbandare. E inizia ad ardere.
Questo succedeva qualche mese fa. Mi sono emozionata, ascoltando quelle parole, ma poi come sempre mi sono lasciata coinvolgere e travolgere da tutte quelle distrazioni che riempiono la mia quotidianità. E poi eccola lì, quella frase, quella parola, ritrovata su un foglio di carta. Mai fino a questo momento era stata così rivelatoria.
A volte la parola dell'anno ci appartiene già, anche se ancora non lo sappiamo. Altre volte, invece, si nasconde così bene dentro di noi che facciamo fatica a tirarla fuori.
Per trovarla, mettetevi all'ascolto di voi stessi e prendetevi un po' di tempo. Pensate all'anno che sta per terminare, alle gioie e ai dolori, alle vittorie e ai fallimenti. E poi chiedetevi: cosa volete davvero da questo nuovo anno? Quali sono i desideri, le aspettative, i sogni?
Citazioni, canzoni, poesie, libri e dediche possono essere d'ispirazione. Prendete carta e penna e iniziate a scrivere lasciandovi guidare dal cuore. Lui sa essere davvero un ottimo consigliere.
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