Quello che ha sorpreso me è stato ritrovarmi in prima pagina di Google come lifestyle blogger.
Ho finalmente trovato la mia dimensione.
Vi ricordate l'articolo su come diventare lifestyle blogger?
Ecco, ripartendo proprio da lì questa volta voglio parlarvi della mia attività di lifestyle blogger e di come riesco a combinare, non sempre nei migliore dei modi, questa attività con il mio lavoro.
Ci sono molte colleghe blogger che dopo aver avuto successo con il loro progetto editoriale hanno deciso di lavorare nel digitale, c'è chi ha fatto l'inverso. Io posso dire di aver iniziato a fare entrambe le cose parallelamente.
Non è stato facile per me, sopratutto nei primi anni di vita da blogger. Mi nascondevo.
Assurdo vero?
In un lavoro dove l'egocentrismo, nel senso buono del termine, è tutto, io mi nascondevo. Non è facile mettere in piazza se stessi e no, non mi riferisco solo all'aspetto estetico ma alla persona e alle proprie capacità. Quando si decide di esporsi lo si fa interamente, nel bene e nel male, con tutta la consapevolezza che a qualcuno anzi a tanti forse non piacerai. E io non l'ho fatto, almeno nel primo periodo.
Qui potete trovare i 5 errori che un blogger professionista non deve commettere.
Ho combattuto molto con questa scelta che no, non mi ha reso felice. Le prime soddisfazioni infatti sono arrivate solo quando ho deciso di essere me stessa e di non nascondermi più dietro UPTOWNGIRL.IT. Già, la ragazza dei quartieri alti scendeva in strada, si metteva finalmente in gioco.
Da quel momento in poi sono cambiate tante cose, nella mia vita, nel mio lavoro e dentro di me. E' un work in progress, un continuo cambiamento, una consapevolezza di me e di quello che sono che si fa sempre più prepotente nella quotidianità.
Oggi lavoro come freelance, ho un'agenzia di comunicazione, sono una lifestyle blogger e convivo con il compagno.
Ma come faccio a conciliare le cose?
Vita da lifestyle blogger e non solo.
Vorrei avere più tempo e immagino di non essere l'unica. Vorrei avere un posto fisso, in questo momento storico in cui tutti lasciano il loro lavoro per dedicarsi alla vita da freelance, a fare quello che avevano sempre sognato di fare, a viaggiare, a scrivere e diventare blogger.
Io vorrei non dover avere le preoccupazione che ho, vorrei non dover discutere con clienti che non pagano o avere a che fare con agenzie che ancora mi contattano in cambio di visibilità. Vorrei avere le mie ore di lavoro, meglio ancora se un par time, tornare a casa e potermi dedicare al mio blog che ha bisogno di cure più della mia casa.
Forse queste cose nessuno ve le dice mai.
In un mondo di blogger e influencer, di foto filtrate e ovattate da cuori e bei sentimenti c'è da fare i conti anche con la realtà.
C'è da sudare e tanto quando, il condizionatore è rotto e dopo il 47esimo scatto ancora non sei convinta di quella foto pagata dall'agenzia per la promozione del nuovo shampoo.
C'è da stare svegli anche la notte quando dopo un bellissimo viaggio, che ti ha tenuto lontana dal lavoro per giorni, devi mettere a posto le foto, scrivere, rispondere ai clienti e lavorare.
Lo ammetto, quando questo accade non mi annoio mai.
Un po' diverso è invece lavorare da casa. Non immaginatemi come una desperate housewive, perché non lo sono affatto o meglio, negli anni ho imparato a gestire le ore di lavoro e i miei spazi.
La sveglia suona, esattamente come quando lavoravo in ufficio, mi vesto e mi trucco come se da li a poco avessi una importante riunione con un cliente.
La pausa pranzo, quella resta ancora un problema. Nella maggior parte dei casi mi dimentico di mangiare e arrivo alle 15/15 e 30 con una gran fame e dei forti giramenti di testa. Il vero problema nasce successivamente al pranzo, faccio davvero fatica a rimettermi a lavoro, ma devo farlo e una volta preso il ritmo è già sera ed è ora di preparare la cena.
Cucinare non è un gran problema per me, mi piace molto farlo e se mi seguite nelle mie storie probabilmente ne avrete conferma. Il problema vero sta nel trovare il tempo di farlo, perché in tutto questo, lavorando da casa ho necessità che questa sia sempre pulita e sistemata.
E' davvero bello lavorare da casa, non così bello però come sembra.
Lifestyle Bloggers: gli altri.
I rapporti con gli altri colleghi non sono mai stati facili per me, o meglio, non ho mai saputo bene come organizzarmi.
Sono sempre stata molto restia ad intraprendere amicizie con altre blogger, quello che si dice di noi in molti casi è vero ma non sempre. Insomma guardo me, io sono diversa e perché non possono esserci altre persone come me?
Negli ultimi anni sono riuscita a tessere diverse relazioni con colleghe del mondo blogging, con alcune per mia sorpresa è nata una vera e propria amicizia. Altre sono state grandi delusioni ma nulla di non superabile. E' un dramma quello delle persone che non utilizzano il lato umano nei rapporti ma cercano solo di capire quanto e cosa prendere da te. Questo succede ovunque, non solo nel mondo del blogging intendiamoci.
Quando però accade più volte ci si abitua e poi non fa più male, o quasi.
Ad ogni modo sembro aver trovato il mio equilibrio, anche se qualche barcollamento c'è. Il segreto è quello di essere se stessi ma stare lontani da certe dinamiche di antipatia, invidia e dispettucci vari anche se non è davvero così facile.
Il mondo dei blogger è davvero un casino, è intrappolato in questa allure patinata visibile all'esterno che non consente più di tracciare delle linee nette tra verità e finzione.
Una volta pensavo che i blogger di Roma fossero strani, ma tutto il mondo è Paese. Ora ho capito che la strana io, avanzavo troppe pretese nella conoscenza dei rapporti umani quando le persone, basta soltanto viverle e poi come va, va.
Un blog Lifestyle, un corso, me stessa.
In questo periodo dove tutti sono influencer di qualcosa, opinion leader ed esperti marketer io sono semplicemente rimasta me stessa. Chissà se avessi osato un po' di più nel lontano 2012 adesso sarei anche io una guru nel settore.
A volte mi dico che mi accontento, che va bene così, ma non so se sempre questo è vero.
Ad esempio, sono molti anni che vorrei dedicarmi alla formazione. L'insegnamento non mi è mai piaciuto ma la formazione.
Durante l'università sono stata assistente di una professoressa ed è stato bellissimo, uno dei miei tanti sogni nel cassetto era sicuramente quello di poter insegnare all'Università.
L'idea di fare un corso mi ha sempre entusiasmato, ma un po' per pigrizia, un po' per paura non ho mai organizzato nulla.
La verità è che la paura a volte è paralizzante, quante volte in procinto di organizzare uno ho pensato che poi non sarebbe venuto nessuno e no, non ci ho mai provato.
A volte però sembra proprio che le cose accadano, quando non te l'aspetti. Un po' di tempo fa sono stata contattata da un ragazzo che mi chiedeva una consulenza per la gestione di una pagina facebook, quella consulenza è diventata formazione, ora lui svolge il ruolo di social media manager nell'agenzia per cui lavora.
Una blogger che ho conosciuto durante un viaggio invece mi ha chiesto alcuni consiglio per il suo blog, mi ha chiesto di darle lezioni di scrittura per il web e seo. In poco tempo questi incontri si sono trasformati in un vero e proprio corso di blogging.
Prima dell'estate ho tenuto un corso sul personal branding e sulla web reputation a Roma, è stato davvero entusiasmante.
Forse la formazione deve davvero far parte della mia vita.
E se facessi un corso su Come diventare Blogger?
Lo so, ce ne sono tantissimi, gratuiti a pagamento, validi e meno validi. Ma magari potrei mettere la mia esperienza al servizio di chi ha voglia di imparare in maniera nuova, inedita, chissà se ne uscirebbe qualcosa di interessante.
AGGIORNAMENTO
E alla fine il corso l'ho ideato per davvero, e mica uno qualsiasi! Sono orgogliosa di presentarvi il primo corso online in Italia interamente personalizzato e personalizzabile "Professione Blogger".Lifestyle Blogger logorroica.
Cercavo un nome per il paragrafo conclusivo di questo articolo e cosa meglio di Lifestyle blogger logorroica potevo tirare fuori?
Sorrido perché l'intenzione di questo post era quello di raccontarvi come sopravvivo al mio lavoro, ai miei impegni da blogger e alla mia vita di coppia ma la verità è che vorrei solo più tempo o forse dovrei soltanto organizzarlo meglio.
La verità è che vorrei dedicarmi molto di più al blog ma senza il mio lavoro morirei, questo lo so per certo.
Lo so perché anche quando sono in vacanza il mio lavoro mi manca. Bello il mare, belli i panorami mozzafiato e le risate autentiche (anche di quello non ne potrai fare a meno) ma al ritorno mi rendo conto di quanto io sia bramosa di rimettermi davanti al mio macbook e lavorare.
Non vi nascondo che anche i periodi di noia totale mi assalgono, ma quella è un'altra storia e magari un giorno ve ne parlerò.
La promessa è quella di scrivere un altro articolo, questa volta però devo davvero raccontarvi come organizzo le mie giornate lavorative e magri trovare insieme a voi un nuovo modo per organizzarle e non saltare più il pranzo, ad esempio.
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