La moda ha sempre bisogno di materiali alternativi e sopratutto
ecosostenibili. La risposta arriva da due giovani ricercatrici siciliane Adriana Santanocito ed Enrica Arena le quali in collaborazione
con il politecnico di Milano hanno pensato di trasformare uno spreco in una
risorsa, ponendo le basi per costruire un futuro migliore.
Il progetto "Orange Fiber" consiste nel
ricavare tessuti dalle bucce delle arance attraverso processi innovativi che
permettono l'estrazione di cellulosa dagli scarti degli agrumi. Tessuti che poi vengono impiegati nel
settore tessile realizzando capi di abbigliamento ecosostenibili e perfino
benefici per chi li indossa. Dalle bucce, infatti, si ottiene del tessuto "vitaminico" che a
contatto con il corpo rilascia vitamine A, E e C.
Un tessuto che celebra il Made in Italy nel rispetto della sostenibilità ambientale
attraverso un equilibrio perfetto fra etica ed estetica . La startup siciliana mira alla produzione di un
campionario di tessuti da agrumi entro
la fine del 2015 e la vendita di 4000mt di tessuto realizzato in collaborazione
con i partner esistenti.
Grandi soddisfazioni per le due
giovani imprenditrici siciliane che sono state selezionate dalla giuria degli ITMA 2015 Future Materials Awards
(premio internazionale per le aziende più innovative del tessile) come
finaliste in 3 categorie.
Si prospetta un ricco futuro per Orange Fiber, i cui punti forza sono creatività e voglia di sperimentare con
l'obiettivo di affermare i tessuti del futuro partendo proprio dai frutti del
nostro paese. La moda
ecosostenibile è Made in Italy e in questo caso Made in Sicily.
"Immagina tutti gli scarti industriali di
trasformazione agrumicola trasformati in un tessile sostenibile che funzioni
come una crema cosmetica e vitaminica da indossare. Questo è il nostro sogno, e
vogliamo realizzarlo a partire dalla nostra terra. - Orange Fiber"
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