Ogni relazione è unica ma in alcune i partner tendono a fare
tutto insieme, in altre sono indipendenti l’uno dall’altra. Qual è il giusto
equilibrio? Secondo alcune statistiche in Europa, circa la metà delle coppie si
separa entro i primi cinque anni di unione. Per il restante 20% ci si chiede
quale sia stata la loro ricetta d’amore, cosa gli ha permesso di restare per
sempre insieme? Ovviamente fra i diversi fattori che incidono sulla durata o
sulla sua rottura di una relazione, è fondamentale prendere in considerazione
la quantità e la qualità del tempo che la coppia vive insieme.
Non sono poche le coppie che sembrano vivere in osmosi, l’uno con l’altra: dormono insieme, si svegliano insieme,stessi hobby, ridono delle stesse cose, fanno colazione-pranzo-cena rigorosamente insieme. Insomma vivono un’intera vita insieme 24h su 24. Sarebbe interessante scoprire cosa c’è dietro questo attaccamento viscerale, e capire quanto può durare nel tempo senza che questo “vivere in simbiosi” possa intaccare la fiamma della passione. Ovviamente se la coppia è felice ed è soddisfatta la domanda non si pone, dal momento che non possiamo definire se questo tipo di relazione sia giusta o sbagliata.
Dal versante opposto, vi sono coppie che conoscono poco l’uno dell’altra e sembrano
essere poco interessati alla vita del proprio partner. Questo genere di coppie
tendono a vedersi poco, ad uscire con amici diversi, frequentano posti
completamente differenti, passioni ed hobby differenti, valori differenti e
molte volte vivono in città diverse.
Generalmente si tratta di coppie che non vogliono vivere un’ eccessivo coinvolgimento nella relazione, non vogliono troppe responsabilità in un rapporto che vadano ad intaccare la propria vita personale. A loro sta bene così, basta sapere che “l’altro c’è” anche se in realtà non c’è!
Diciamo che preferiscono pochi momenti intimi, intensi di emozioni e di passioni piuttosto che vivere una vita insieme.
Anche in questo caso non è possibile esprimere nessun giudizio, visto che non si tratta di un amore di serie B o di coppie poco serie o poco coinvolte. Molto spesso si tratta di persone molto indipendenti, non solo da un punto di vista affettivo ma anche sotto altri punti di vista, hanno una vita personale molto ricca ed emozionante, sono pieni d’impegni e hanno priorità più stimolanti o più importanti.
Ma la domanda che ci si pone davanti a questo tipo di coppia è: quanto può durare una relazione così? E’ davvero così appagante?
Generalmente si tratta di coppie che non vogliono vivere un’ eccessivo coinvolgimento nella relazione, non vogliono troppe responsabilità in un rapporto che vadano ad intaccare la propria vita personale. A loro sta bene così, basta sapere che “l’altro c’è” anche se in realtà non c’è!
Diciamo che preferiscono pochi momenti intimi, intensi di emozioni e di passioni piuttosto che vivere una vita insieme.
Anche in questo caso non è possibile esprimere nessun giudizio, visto che non si tratta di un amore di serie B o di coppie poco serie o poco coinvolte. Molto spesso si tratta di persone molto indipendenti, non solo da un punto di vista affettivo ma anche sotto altri punti di vista, hanno una vita personale molto ricca ed emozionante, sono pieni d’impegni e hanno priorità più stimolanti o più importanti.
Ma la domanda che ci si pone davanti a questo tipo di coppia è: quanto può durare una relazione così? E’ davvero così appagante?
Dopo aver analizzato queste due tipologie di relazioni, sono certa che vi starete domandando “ Ma esiste una coppia ideale?”
Ovviamente non esiste “La coppia perfetta”, dal momento che non esistono regole universali che siano valide per tutte le relazioni. La cosa giusta da fare prima di iniziare una vita insieme è fare chiarezza dentro di sé. E’ importante capire cosa vogliamo, cosa possiamo offrire all’altro, a cosa siamo disposti a rinunciare per l’altro,quali sono i nostri progetti. E’ importante fare chiarezza in noi stessi per la buona riuscita di una relazione. Nella coppia si è in due, per questo è importante condividere gli stessi valori e le stesse priorità, viaggiare sulla stessa lunghezza d’onda. Lo stare insieme e il condividere è fondamentale ma lo è altrettanto il conservare una propria dimensione, un piccolo spazio dove rimanere con sé stessi. Quando in una coppia si è a metà non si può formare un noi integro, ma si formerà un noi a metà. Allo stesso tempo un “io” e un “tu” troppo grande, quasi che “scazzottano” tra loro, crea distanza. La cosa giusta da fare è creare l’equilibrio giusto, solo conoscendo prima voi stessi sarete in grado di accogliere un “tu” e di trovare insieme il giusto equilibrio per creare un “noi”.
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