Penso valga davvero la pena parlavi di questa mostra.
Inizio col dirvi che, per chi volesse visitarla - appassionati d’arte e
non - si svolge a Vicenza
presso la Basilica Palladiana (Piazza dei Signori).
Quest’ultima
è, senza dubbio, uno dei maggiori progetti dell’architetto Andrea
Palladio.
All’epoca
aveva una funzione molto importante, ovvero, era sede delle magistrature
pubbliche di Vicenza. Oggi invece, ha tre spazi espositivi indipendenti, e
proprio grazie a quest’ultimi ospita costantemente mostre d’arte e
d’architettura.
Si tratta quindi, di uno dei monumenti più
importanti della città veneta.
Dal
1994, assieme alle altre architetture palladiane distribuite lungo tutta la città ,
è stata dichiarata patrimonio universale dell’UNESCO.
Questo grande progetto è stato curato dal trevigiano Marco
Goldin. Figura quest’ultima di grande rilievo in campo artistico.
Critico e curatore d’arte, oltre che docente, laureato presso
l’università veneziana Ca’ Forscari.
La mostra offre a noi
visitatori ben 115 opere suddivise
in sei sezioni. Si tratta di un viaggio che parte dai lontani Egizi, fino ad
arrivare ai più “contemporanei” come Van Gogh.
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Prima
sezione:
Si parte appunto dagli Egizi con 22
pezzi tra reperti e statue rinvenute all’interno delle piramidi.
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Seconda
sezione:
In questo secondo “step” ritroviamo moltissimi dei nomi italiani che
hanno caratterizzato la nostra storia
dell’arte. Tanti sono i capolavori, da Caravaggio
a Giorgione, da Tiziano a El Greco, da Tintoretto
a Poussin.
Le opere scelte di questi grandi artisti percorrono la vita di Cristo,
dalla nascita alla crocifissione, fino alla deposizione nel sepolcro. Sono
tutte rappresentazioni che vedono soggetti raffigurati in ambienti notturni e caratterizzati dal buio della
sera.
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Terza
sezione:
in questa terza tappa, troviamo i soggetti
religiosi di Rembrandt e le famose immagini delle Carceri di Piranesi.
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Quarta
sezione:
Il soggetto principale di questa sezione sarà il paesaggio! Quest’ultimo in pittura è sempre stato
fondamentale e soprattutto molto contemplato.
Ci sono stati secoli dove il paesaggio assumeva un ruolo importante di serenità , contemplazione, e fonte d’idee
creative. Secoli dove l’uomo se ne è servito a proprio interesse personale,
e altri invece, dove quest’ultimo suscitava inquietudine,
turbamento e paura.
La quarta sessione ripercorre dunque il 1800 ed i nomi che più lo
hanno caratterizzato. Ovvero: Turner e
Friedrich, Millet, fino a Monet, Pissarro, Van Gogh ecc… Anche in
questo caso, una natura notturna.
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Quinta
sezione:
Il nostro percorso sta svolgendo a termine. Entriamo in pieno
Novecento. Verranno allestiti i grandi quadri che hanno caratterizzato la
seconda parte del secolo, in particolar modo l’astrattismo americano.
Ma non solo! Entriamo qui nella profonda
notte e gioca un ruolo molto importante anche la psicologia umana.
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Sesta
sezione:
Ultima tappa del nostro viaggio!
In questa sezione avremo un riassunto di tutto quello che abbiamo
appena visto… da Gauguin a Cézanne,
da Van Gogh a Caravaggio.
Tutto si articola sul significa della notte.
Di cosa ella significa, di come noi e i nostri sentimenti la vivono e
di conseguenza di come – la notte – viene vissuta in pittura. Di come
quest’ultima la dipinge.
Quando la posso visitare?
La mostra è stata aperta la vigilia
di Natale, ovvero lo scorso 24 Dicembre, e terminerà il 2 Giugno prossimo.
Non avete scuse! Consultate le vostre agende e ritagliatevi il primo
giorno disponibile!
Per tutte le informazioni tecniche, - costi, orari, come raggiungere
la Basilica ecc… - come sempre, vi rimando al sito ufficiale: www.lineadombra.it, qui, troverete tutte
le risposte corrette e i contatti utili.
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